Disposizioni per il riordino delle funzioni amministrative delle Province

in attuazione della Legge 56/2014

 

 

Articolo 1

(Oggetto)

Emendamenti nn. 6 – 5 - 4

1.                  In attuazione di quanto previsto dalla legge 7 aprile 2014, n. 56 “Disposizioni sulle città metropolitane, sulle Province, sulle unioni e fusioni di Comuni”, la Regione Abruzzo, con la presente legge, e con successivi atti normativi da approvare entro il 28 febbraio 2016, provvede al complessivo processo di riordino e riallocazione delle funzioni amministrative nel proprio territorio, individuando le dimensioni ottimali per l’esercizio delle medesime funzioni amministrative, con l’obiettivo di favorire l’associazionismo tra gli enti locali, la gestione delle funzioni di area vasta e  la coesione tra le istituzioni del sistema Regione-Autonomie locali.

 

Emendamento n. 7

2.                  La Regione, con propria legge, stabilisce premialità per promuovere e incentivare gestioni associate di servizi, unioni e fusioni di Comuni, con particolare riferimento alla partecipazione a bandi e avvisi regionali.

 

3.                  Per le finalità di cui al comma 1, la Regione promuove la gestione associata delle funzioni fondamentali comunali e dei servizi ad esse correlati, e favorisce, in particolare, la costituzione di Unioni e fusioni di Comuni, anche per incorporazione di Comuni contigui e di quelli obbligati alla gestione delle funzioni fondamentali.

 

4.                  La Regione promuove, anche attraverso lo sviluppo e il potenziamento della rete telematica e informatica, l’azione delle Province per l’espletamento delle funzioni istituzionali comprese l’esercizio da parte delle Province delle funzioni di centrale di committenza, di stazione appaltante, di monitoraggio dei contratti di servizio e di organizzazione di concorsi e procedure selettive, indicate dall’articolo 1, comma 88 della l. 56/2014, nonché di ulteriori funzioni per lo svolgimento delle quali i Comuni intendano avvalersi, mediante accordi o convenzioni con le Province.

 

Emendamento n. 16 (soppressione del comma 4)

5.                  Nell’ambito del riordino delle funzioni amministrative, la Regione promuove altresì la razionalizzazione, semplificazione e riduzione degli enti dipendenti della Regione, anche in relazione ai processi di riforma statali e regionali.

 

Emendamento n. 8

6.                  Il riordino è comunque finalizzato al miglioramento delle prestazioni che le pubbliche amministrazioni erogano in favore dei cittadini e delle imprese e alla promozione della semplificazione dei processi decisionali, organizzativi e gestionali.

 

 

Articolo 2

(Principi e criteri)

 

1.         In conformità agli articoli 2 e 10 dello Statuto regionale, la Regione Abruzzo, in attuazione  dei principi di sussidiarietà, differenziazione e adeguatezza, attraverso la concertazione e la leale collaborazione fra istituzioni e forme associative espressione delle Comunità locali, provvede al riordino e alla riallocazione delle funzioni amministrative nel rispetto dei seguenti principi e criteri:

a) l’individuazione delle funzioni diverse da quelle fondamentali e la razionale allocazione delle stesse all’ente idoneo ad assicurare l’efficace ed efficiente esercizio delle stesse, secondo criteri di unitarietà, semplificazione istituzionale, gradualità temporale, non sovrapposizione e non frammentazione delle competenze tra i livelli di governo;

b) l’adozione di forme di avvalimento e deleghe di esercizio tra gli  enti territoriali coinvolti nel processo di riordino, mediante  accordi o convenzioni e la valorizzazione di forme di  esercizio  associato delle funzioni;

c) l’uniformità dei livelli essenziali garantiti delle prestazioni sull’intero territorio regionale, anche in termini di accesso alle stesse da parte della collettività;

d) l’esercizio in forma associata da parte delle Province e dei Comuni di specifiche funzioni amministrative al fine di assicurare l’uniformità, l’efficacia e il miglioramento dei servizi erogati ai cittadini, nonché l’integrazione delle politiche sociali, territoriali ed economiche;

e) l’individuazione delle eventuali funzioni da sopprimere;

Emendamento n. 3

f) la razionalizzazione e il riordino delle partecipazioni societarie delle Province tesa ad una riduzione delle stesse.

 

 

Articolo 3

(Funzioni oggetto di trasferimento alla Regione)

 

1.         Sono oggetto di trasferimento alla Regione le seguenti funzioni amministrative attribuite, conferite o comunque esercitate dalle Province prima dell’entrata in vigore della presente legge, secondo le norme richiamate di seguito e nell’allegato A:

a) le funzioni in materia di valorizzazione dei beni culturali e in materia di Biblioteche di Enti Locali e di interesse locale;

b) le funzioni in materia di espropriazione per pubblica utilità con esclusione delle funzioni in materia di espropriazione collegate all’esercizio delle funzioni fondamentali delle Province individuate dalla l. 56/2014;

c) le funzioni in materia di agricoltura e forestazione;

d) le funzioni in materia di risorse idriche e di difesa del suolo, di cui all’articolo 7 della legge regionale 12 agosto 1998, n. 72 “Organizzazione dell'esercizio delle funzioni amministrative a livello locale” e s.m.i., fatta eccezione per i compiti e le funzioni conferiti ai Comuni ai sensi del successivo articolo 4, comma 1, lett. e);

e) le funzioni di vigilanza sull’attività urbanistico-edilizia fatte salve le competenze spettanti ai Comuni ai sensi dell’articolo 35 del decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380 “Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia”;

f) le funzioni in materia di formazione e orientamento professionale; 

g) le funzioni in materia di industria, artigianato e commercio;

h) le funzioni in materia di caccia e pesca nelle acque interne;

i) le funzioni in materia di ristoro dei danni provocati alle produzioni agricole ed alla zootecnia dalla fauna selvatica;

l) funzioni in materia di protezione della flora e della fauna;

m) le funzioni in materia di servizi sociali fatta eccezione per i compiti e le funzioni trasferiti ai comuni ai sensi dell’articolo 4, comma 1, lettere a) e b);

n) le funzioni in materia di emigrazione;

o) le funzioni in materia di edilizia residenziale pubblica;

p) le funzioni in materia di energia, comprese le funzioni di controllo degli impianti termici;

q) le funzioni in materia di attività estrattive;

r) le funzioni in materia di protezione civile;

s) le funzioni in materia di tutela ambientale, sulla base delle competenze assegnate alla Regione dalla vigente normativa statale di settore, in particolare ai sensi dell’articolo 2 comma1 lettera b) del decreto del Presidente della Repubblica 13 marzo 2013, n. 59 “Regolamento recante la disciplina dell'autorizzazione unica ambientale e la semplificazione di adempimenti amministrativi in materia ambientale gravanti sulle piccole e medie imprese e sugli impianti non soggetti ad autorizzazione integrata ambientale, a norma dell'articolo 23 del decreto-legge 9 febbraio 2012, n. 5, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 aprile 2012, n. 35”, la Regione è l’autorità competente ai fini del rilascio, rinnovo e aggiornamento dell’autorizzazione unica ambientale;

t) le funzioni in materia di turismo fatta eccezione per i compiti e le funzioni trasferiti ai comuni ai sensi dell’articolo 4, comma 1, lettera c).

 

2.                  A seguito del trasferimento delle funzioni di cui ai comma 1, sono attribuite alla Regione le connesse funzioni di autorità competente all’applicazione delle sanzioni amministrative previste dalla legislazione regionale e l’introito dei relativi proventi.

 

 

Articolo 4

(Funzioni oggetto di trasferimento ai Comuni)

 

1.                  Sono oggetto di trasferimento ai Comuni, in forma singola o associata, le seguenti funzioni amministrative attribuite, conferite o comunque esercitate dalle Province prima dell’entrata in vigore della presente legge, secondo le norme richiamate di seguito e nell’allegato B:

a) le funzioni in materia di assistenza scolastica e diritto allo studio di cui all’articolo 5bis della legge regionale 15 dicembre 1978, n. 78 “Interventi per l’attuazione del diritto allo studio”;

b) le funzioni e i compiti di cui all’articolo 3 della legge regionale 9 aprile 1997, n. 32 “Norme di attuazione dell’art. 5 della L. 18 marzo 1993, n. 67. Restituzione alle Province delle competenze relative all’assistenza ai ciechi e sordomuti ed alla tutela della maternità ed infanzia” in materia di non vedenti e non udenti;

c) le funzioni in materia di turismo limitatamente alle funzioni amministrative concernenti le agenzie di viaggio e turismo;

d) le funzioni in materia di sport;

e) le funzioni in materia di difesa del suolo e di risorse idriche limitatamente ai compiti di polizia idraulica e di pronto intervento di cui al Regio Decreto 25 luglio 1904, n. 523 “Testo unico delle disposizioni di legge intorno alle opere idrauliche delle diverse categorie” e Regio Decreto 9 dicembre 1937, n. 2669 “Regolamento sulla tutela delle opere idrauliche di 1ª e 2ª categoria e delle opere di bonifica”, ivi comprese le limitazioni e i divieti dell’esecuzione di opere in grado di influire sul regime dei corsi d’acqua e i compiti di progettazione, realizzazione e manutenzione delle opere idrauliche ai sensi del R.D. n. 523 del 1904 sui corsi d’acqua non di competenza regionale ai sensi dell’articolo 94, comma 5, della Legge regionale n. 7/2003.

 

Emendamento n. 20

2.                  Le funzioni di cui al comma 1, lettere a) e b) sono esercitate e gestite dai Comuni nelle forme e secondo le modalità previste dall’articolo 5 della legge regionale 27 marzo 1998, n. 22 “Norme per la programmazione e l'organizzazione dei servizi di assistenza sociale - Piano sociale regionale 1998/2000” garantendone la totale copertura finanziaria da parte della regione, da definirsi con successivi accordi di cui all’Articolo 10 che dovranno stabilire nel dettaglio l’entità delle risorse ed i capitoli di spesa relativi alle funzioni oggetto di trasferimento, da approvarsi con legge regionale, fermi restando i vincoli del patto di stabilità interno e la sostenibilità finanziaria della regione.

 

 

Emendamento n. 17

Articolo 5

(Disposizioni in materia di servizi per l’impiego e di politiche attive del lavoro)

 

1.                  Con specifici accordi stipulati e recepiti secondo le procedure di cui all’articolo 8 sono disciplinati i rapporti e gli obblighi in relazione alla gestione dei servizi per l’impiego e delle politiche attive del lavoro sulla base di quanto stabilito nella convenzione stipulata tra il Ministero del lavoro e delle politiche sociali e la Regione Abruzzo, ai sensi e nel rispetto di quanto previsto all’articolo 15, comma 2, del decreto-legge 19 giugno 2015, n. 78 “Disposizioni urgenti in materia di enti territoriali. Disposizioni per garantire la continuità dei dispositivi di sicurezza e di controllo del territorio. Razionalizzazione delle spese del Servizio sanitario nazionale nonché norme in materia di rifiuti e di emissioni industriali”, convertito con modificazione dalla l. 6 agosto 2015, n. 125.

 

 

Emendamento n. 18

Articolo 6

(Disposizioni in materia di personale di polizia provinciale)

 

1.                  Nel rispetto delle disposizioni e dei termini di cui all’articolo 5 del d.l. 78/2015, convertito dalla l. 125/2015, fermo restando l’obbligo per le Province di individuare il personale di polizia provinciale necessario per l’esercizio delle loro funzioni fondamentali, nell’ambito degli accordi stipulati e recepiti secondo le procedure di cui all’articolo 8 è individuato il personale appartenente ai Corpi ed ai servizi di polizia provinciale di cui la Regione, nei limiti degli stanziamenti di bilancio, si avvale per l’esercizio delle attività di vigilanza e controllo connesse alle funzioni diverse da quelle fondamentali trasferite alla Regione ai sensi dell’articolo 3.

 

2.                  Il personale non riallocato sulla base delle disposizioni di cui al comma 1 è trasferito ai comuni, singoli o associati, secondo le previsioni e le procedure di cui all’articolo 5 del d.l. 78/2015, convertito dalla l. 125/2015.

 

 

Articolo 7

(Linee guida per l’individuazione e il trasferimento di beni e risorse umane, finanziarie, strumentali e organizzative)

Emendamento n. 1

1.                  Nel rispetto dei principi di cui alla presente legge, del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 26 settembre 2014 “Criteri per l'individuazione dei beni e delle risorse finanziarie, umane, strumentali e organizzative connesse con l'esercizio delle funzioni provinciali”, della correlazione tra funzioni da trasferire e personale addetto alle medesime alla data dell’8 aprile 2014 e della garanzia dei rapporti di lavoro a tempo indeterminato e a quelli a tempo determinato fino alla scadenza per essi prevista, entro 30 giorni dall’entrata in vigore della presente legge, la Giunta regionale, su proposta dell’Osservatorio regionale per la riforma delle Province di cui al punto 13, lettera b) dell’Accordo stipulato ai sensi dell’articolo 1, comma 91, della l. 56/2014 previo esame congiunto con le OO.SS. maggiormente rappresentative, adotta linee guida con cui definisce criteri, modalità e termini per la stipulazione degli accordi di cui agli articoli 8 e 10 relativi all’individuazione e al trasferimento dei beni, delle risorse umane, delle risorse finanziarie, delle risorse strumentali e organizzative connessi all’esercizio delle funzioni da allocare. Le linee guida prevedono un termine per la sottoscrizione degli accordi non superiore, di norma, a 60 giorni dall’approvazione del provvedimento amministrativo della Giunta regionale.

 

2.                  Ove le Amministrazioni interessate al riordino, in sede di Osservatorio regionale, non concordino sulla proposta da formulare alla Giunta entro il termine di cui al comma 1, la Giunta regionale assume le relative determinazioni.

 

 

Articolo 8

(Disposizioni per il trasferimento delle funzioni alla Regione)

 

1.                  Ai fini del trasferimento delle funzioni di cui all’articolo 3, sulla base delle linee guida di cui all’articolo 7 e nel rispetto della normativa statale vigente, Regione e province stipulano, nell’ambito dell’Osservatorio regionale, specifici accordi che disciplinano la effettiva decorrenza del trasferimento, le modalità operative, nonché l’entità dei beni, delle risorse umane, finanziarie, strumentali e organizzative destinate dalla Provincia all’esercizio della singola funzione e individuano eventuali risorse aggiuntive rinvenibili a carico del bilancio regionale con la relativa copertura finanziaria, in un quadro di piena e durevole sostenibilità. Ciascun accordo può prevedere il trasferimento di una o più funzioni secondo criteri di gradualità.

 

2.                  Fatto salvo quanto previsto al comma 3, gli accordi di cui al comma 1, entro trenta giorni dalla loro sottoscrizione, sono recepiti con legge regionale.

 

3.                  Se il trasferimento della funzione non prevede oneri a carico del bilancio regionale, ovvero la spesa derivante dall’esercizio della funzione risulta assicurata da stanziamenti di bilancio previsti dalla legge di stabilità regionale, gli accordi di cui al comma 1 sono recepiti, negli stessi termini, con deliberazioni della Giunta regionale, pubblicate sul Bollettino Ufficiale della Regione Abruzzo (BURAT).

 

4.                  Gli accordi sono trasmessi dal Presidente della Giunta regionale al Ministero dell’interno, ai sensi e per gli effetti di cui al D.P.C.M. 26 settembre 2014.

 

 

Articolo 9

(Disposizioni per il trasferimento dei beni e successione nei rapporti attivi e passivi)

 

1.                  Entro sei mesi dalla data di recepimento degli accordi ai sensi dell’articolo 10, la Regione e le Province adottano i provvedimenti amministrativi di competenza per il trasferimento dei beni, delle risorse strumentali e la successione nei rapporti attivi e passivi in corso da trasferire nel rispetto di quanto  stabilito dal presente articolo.

 

2.                  Sono esclusi dalla successione e dal relativo trasferimento i residui attivi e passivi esistenti al 31 dicembre 2014 e i debiti e i crediti per prestazioni oggetto di obbligazioni scadute prima del trasferimento medesimo. È altresì esclusa la successione nei rapporti passivi derivanti da fatti e comportamenti, anche di natura omissiva, posti in essere nell'esercizio delle funzioni oggetto di trasferimento.

 

3.                  Sono esclusi dalla successione i procedimenti già avviati al momento del trasferimento delle funzioni. Le province concludono tali procedimenti, mantengono la titolarità dei rapporti attivi e passivi da essi generati, curano l’eventuale contenzioso e l’esecuzione delle sentenze che ad essi si riferiscono.

 

4.                  Sono altresì esclusi dalla successione la realizzazione di opere e interventi per i quali alla data di trasferimento della funzione è già stato avviato il procedimento per l’individuazione del soggetto affidatario. Le province concludono tali opere e interventi, mantengono la titolarità dei rapporti attivi e passivi da essi generati, curano l’eventuale contenzioso e l’esecuzione delle sentenze che ad essi si riferiscono.

 

5.                  Restano altresì nella titolarità delle province i progetti e le attività, in corso all’entrata in vigore della presente legge, anche relativi a funzioni diverse da quelle fondamentali, per i quali sono stati concessi finanziamenti a seguito di partecipazione a bandi pubblici o per i quali detti enti sono stati individuati come soggetti attuatori dallo Stato o dalla Regione.

 

6.                  Per la conclusione delle attività di cui ai commi 3, 4 e 5 restano nella disponibilità delle Province le risorse finanziarie già assegnate dalla Regione, dallo Stato e dall’Unione Europea.

 

7.                  La Regione subentra esclusivamente nella partecipazione alle società e agli altri enti che esercitano le attività inerenti le funzioni trasferite. Non sono comunque soggetti a subentro, a norma del d.p.c.m. 26 settembre 2014, le società e gli altri enti partecipati che risultano in fase di scioglimento o di liquidazione, ovvero per i quali sussistono i presupposti per lo scioglimento o la messa in liquidazione.

 

8.                  Il trasferimento della funzione è titolo per la revoca di finanziamenti concessi dalla Regione, per i quali non sussistono le condizioni di cui ai commi 3, 4 e 5.

 

9.                  Per la conclusione delle attività di cui al presente articolo, le Province possono avvalersi del personale trasferito alla Regione, secondo modalità e criteri stabiliti negli accordi di cui all’articolo 8.

 

 

Articolo 10

(Disposizioni per il trasferimento delle funzioni e del personale ai Comuni)

 

1.                  Ai fini del trasferimento delle funzioni di cui all’articolo 4, secondo le modalità stabilite dalle linee guida di cui all’articolo 7 e nel rispetto della normativa statale vigente, Province e Comuni stipulano, nell’ambito dell’Osservatorio regionale, specifici accordi che disciplinano la effettiva decorrenza del trasferimento e le modalità operative, nonché l’entità dei beni, delle risorse umane, finanziarie, strumentali e organizzative destinate dalla Provincia all’esercizio della singola funzione. Ciascun accordo può prevedere il trasferimento di una o più funzioni secondo criteri di gradualità.

 

2.                  Gli accordi di cui al comma 1 sono recepiti con atti adottati dai competenti organi provinciali e comunali, pubblicati anche sul Bollettino Ufficiale della Regione Abruzzo (BURAT).

 

3.                  Entro sei mesi dalla data di recepimento degli accordi ai sensi del presente articolo, i Comuni e le Province adottano i provvedimenti amministrativi di competenza per il trasferimento dei beni, delle risorse strumentali e per la successione nei rapporti attivi e passivi in corso riferiti alle funzioni da trasferire.

 

 

Articolo 11

(Disposizioni finali e transitorie)

 

1.                  A norma dell’articolo 1, comma 89, della l. 56/2014, fino alla data di effettivo trasferimento delle funzioni stabilita negli accordi di cui agli articoli 8 e 10, le Province continuano ad essere titolari e ad esercitare le funzioni amministrative attribuite, conferite o comunque esercitate prima dell’entrata in vigore della presente legge.

 

2.                  Entro sei mesi dalla data di entrata in vigore delle leggi e degli atti che recepiscono gli accordi di cui agli articoli 9 e 11, la Giunta regionale adotta specifiche proposte di legge e modifiche di piani e programmi per adeguare la legislazione e la programmazione di settore al riordino delle funzioni amministrative.

 

 

Articolo 12

(Disposizioni per la ricollocazione del personale delle Province)

1.                  La Giunta Regionale è autorizzata ad utilizzare lo stanziamento del capitolo di spesa 14.01.001 – 11541.1, denominato “Trasferimento di fondi regionali per il personale trasferito a seguito del conferimento di funzioni agli enti locali e funzionali ex l.r. 72/1998”, per le procedure inerenti il trasferimento del personale delle Province operate in attuazione della l.56/2014 e dell’articolo 1, commi 421 e seguenti, della legge 23 dicembre 2014, n. 190 ”Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilita' 2015)”.

 

2.                  La Giunta Regionale è autorizzata a disporre con provvedimento amministrativo, ai sensi dell’articolo 51 del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 “Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42” e dell’articolo 25 della legge regionale 25 marzo 2002, n. 3 “Ordinamento contabile della Regione Abruzzo”, le variazioni di bilancio finalizzate a consentire la imputazione e contabilizzazione degli oneri relativi al personale trasferito.

 

 

Emendamento n. 15

Articolo 13

(Clausola valutativa)

 

1.                  La Giunta Regionale entro il 31 marzo 2016 e successivamente con cadenza annuale e fino al completamento del percorso di riordino, trasmette al Consiglio regionale una relazione dettagliata sullo stato di attuazione della presente legge.

 

 

Articolo 14

(Entrata in vigore)

 

1.                  La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Abruzzo (BURAT).


ALLEGATO A

 

Leggi regionali che disciplinano le funzioni oggetto di trasferimento alla Regione ai sensi dell’articolo 3:

 

A)        BENI CULTURALI E BIBLIOTECHE DI ENTI LOCALI E DI INTERESSE LOCALE

L.R. 1 giugno 1977, n. 22 (Norme in materia di biblioteche di enti locali o di interesse locale)

L.R. 12 agosto 1998, n. 72 (Organizzazione dell'esercizio delle funzioni amministrative a livello locale) articolo 16

L.R. 16 settembre 1998, n. 77 (Norme di intervento in materia di beni librari, biblioteche e strumenti bibliografici e di informazione)

L.R. 3 marzo 1999, n. 11 (Attuazione del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112: Individuazione delle funzioni amministrative che richiedono l'unitario esercizio a livello regionale e conferimento di funzioni e compiti amministrativi agli enti locali ed alle autonomie funzionali) articoli 81 e 82

L.R. 9 agosto 1999, n. 61 (Salvaguardia e valorizzazione dei beni culturali e organizzazione in sistema dei musei locali)

L.R. 3 marzo 2005, n. 19 (Norme per la costituzione dei Consorzi dei Beni Culturali, delega di funzioni regionali)

Emendamento n. 21

L.R. 18 giugno 1992, n. 44 (Norme in materia di musei di enti locali o di interesse locale);

L.R. 10 settembre 1993, n. 56 (Nuove norme in materia di promozione culturale).

 

B) ESPROPRIAZIONE PER PUBBLICA UTILITA’

L.R. 12 agosto 1998, n. 72 (Organizzazione dell'esercizio delle funzioni amministrative a livello locale) articolo 67

L.R. 3 marzo 2010, n. 7 (Disposizioni regionali in materia di espropriazione per pubblica utilità)

 

C) AGRICOLTURA E FORESTAZIONE

L.R. 7 giugno 1996, n. 36 (Adeguamento funzionale, riordino e norme per il risanamento dei Consorzi di bonifica);

L.R. 12 agosto 1998, n. 72 (Organizzazione dell'esercizio delle funzioni amministrative a livello locale), con particolare riferimento all’articolo 56;

L.R. 20 maggio 2008, n. 6 (Disposizioni in materia di tutela delle piante di olivo adulte ai fini della loro classificazione, recupero e cessione. Disciplina concernente l’abbattimento e l’espianto di alberi di olivo);

L. R. 4 gennaio 2014, n. 3 (Legge organica in materia di tutela e valorizzazione delle foreste, dei pascoli e del patrimonio arboreo della regione Abruzzo);

 

D)        RISORSE IDRICHE E DIFESA DEL SUOLO

 

L.R. 23 settembre 1997, n. 107 (Contributi regionali per il finanziamento dei programmi provinciali di sistemazione idraulica e degli interventi urgenti sul reticolo idrografico superficiale);

L.R. 12 agosto 1998, n. 72 (Organizzazione dell'esercizio delle funzioni amministrative a livello locale), con riferimento agli articoli 7 e 13;

L.R. 16 settembre 1998, n. 81 (Norme per il riassetto organizzativo e funzionale della difesa del suolo);

L.R. 3 marzo 1999, n. 11 (Attuazione del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112: Individuazione delle funzioni amministrative che richiedono l'unitario esercizio a livello regionale e conferimento di funzioni e compiti amministrativi agli enti locali ed alle autonomie funzionali), con riferimento agli articoli 44 e 64;

L.R. 23 marzo 2000, n. 48 (Norme sulla fruibilità dei bacini lacustri per attività nautiche, sportive e turistiche, e valorizzazione delle aree lacustri);

L.R. 22 novembre 2001, n. 60 (Regime autorizzatorio degli scarichi delle pubbliche fognature e delle acque reflue domestiche);

L.R. 13 febbraio 2003, n. 1 (Integrazione alla L.R. 22 novembre 2001, n. 60 e interpretazione autentica (Regime autorizzatorio degli scarichi delle pubbliche fognature e delle acque reflue domestiche);

L.R. 17 aprile 2003, n. 7 (Disposizioni finanziarie per la redazione del bilancio annuale 2003 e pluriennale 2003-2005 della Regione Abruzzo (legge finanziaria regionale 2003);

L.R. 29 luglio 2010, n. 31 (Norme regionali contenenti la prima attuazione del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 (Norme in materia ambientale);

L.R. 12 aprile 2011, n. 9 (Norme in materia di Servizio Idrico Integrato della Regione Abruzzo);

L.R. 11 agosto 2011, n. 28 (Norme per la riduzione del rischio sismico e modalità di vigilanza e controllo su opere e costruzioni in zone sismiche);

L.R. 27 giugno 2013, n. 18 (Disciplina degli sbarramenti di ritenuta e degli invasi idrici di competenza regionale);

 

E)        VIGILANZA SULL’ATTIVITA’ URBANISTICO EDILIZIA

 

L.R. 2 dicembre 2000, n. 114 (Interpretazione autentica art. 51 L.R. 27 aprile 1995, n. 70).

L.R. 5 maggio 2010, n. 14 (Modifiche alla L.R. 9 gennaio 2010, n. 1 (Legge Finanziaria Regionale 2010) e disposizioni di adeguamento normativo), con riferimento all’articolo 9;

 

F)        FORMAZIONE E ORIENTAMENTO PROFESSIONALE

 

L.R. 8 maggio 1995, n. 96 (Norme in materia di educazione permanente corsi di orientamento musicale)

Emendamento n. 22

L.R. 12 agosto 1998, n. 72 (Organizzazione dell'esercizio delle funzioni amministrative a livello locale) articoli 42 e 43

L.R. 3 marzo 1999, n. 11 (Attuazione del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112: Individuazione delle funzioni amministrative che richiedono l'unitario esercizio a livello regionale e conferimento di funzioni e compiti amministrativi agli enti locali ed alle autonomie funzionali) articoli 31, 36 e 79

L.R. 4 dicembre 2009, n. 30 (Disciplina dell’apprendistato)

 

G) INDUSTRIA, ARTIGIANATO E COMMERCIO

 

L.R. 12 agosto 1998, n. 72 (Organizzazione dell'esercizio delle funzioni amministrative a livello locale) articoli 45 e 50

L.R. 3 marzo 1999, n. 11 (Attuazione del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112: Individuazione delle funzioni amministrative che richiedono l'unitario esercizio a livello regionale e conferimento di funzioni e compiti amministrativi agli enti locali ed alle autonomie funzionali) articoli 17, 25 e 36

L.R. 12 novembre 2004, n. 38 (Riordino della normativa in materia di cooperazione sociale)

L.R. 30 ottobre 2009, n. 23 (Nuova legge organica in materia di artigianato)

 

H)       CACCIA E PESCA NELLE ACQUE INTERNE

 

L.R. 17 maggio 1985, n. 44 (Tutela e incremento della fauna ittica nelle acque interne. Norme per l’esercizio della pesca);

L.R. 4 novembre 1987, n. 73 (Trasferimento alla Provincia di L’Aquila dell’impianto e del personale del soppresso Consorzio per la tutela e l’incremento della pesca nelle Marche, Abruzzo e Molise);

L.R. 2 agosto 1993, n. 34 (Scioglimento dell’Azienda regionale abruzzese per la produzione e l’incremento della selvaggina (A.R.A.P.I.S.) e trasferimento delle funzioni amministrative alle Province);

L.R. 12 agosto 1998, n. 72 (Organizzazione dell'esercizio delle funzioni amministrative a livello locale), con particolare riferimento agli articoli 28 e 29;

L.R. 28 gennaio 2004, n. 10 (Normativa organica per l'esercizio dell'attività venatoria, la protezione della fauna selvatica omeoterma e la tutela dell'ambiente);

L.R. 10 agosto 2010, n. 39 (Norme per la definizione del calendario venatorio regionale per la stagione venatoria 2010/2011);

 

I) RISTORO DEI DANNI PROVOCATI DALLA FAUNA SELVATICA

 

L.R. 24 giugno 2003, n. 10 (Individuazione di specie animali di notevole interesse faunistico e disciplina dei danni causati dalla fauna selvatica);

 

L) PROTEZIONE DELLA FLORA E DELLA FAUNA

 

L.R. 12 agosto 1998, n. 72 (Organizzazione dell'esercizio delle funzioni amministrative a livello locale), con riferimento agli articoli 23 e 26;

 

M) SERVIZI SOCIALI

L.R. 29 dicembre 1988, n. 102 (Nuove norme per la corresponsione di contributi regionali alle Amministrazioni provinciali ed ai Comuni per l’esercizio di funzioni già della soppressa O.N.M.I. e per la gestione degli asili-nido)

L.R. 14 febbraio 1989, n. 15 (Norme per l’organizzazione e la gestione di interventi e servizi socio-assistenziali in favore di minori)

L.R. 27 marzo 1998, n. 22 (Norme per la programmazione e l'organizzazione dei servizi di assistenza sociale - Piano sociale regionale 1998/2000) articolo 7

L.R. 3 marzo 1999, n. 11 (Attuazione del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112: Individuazione delle funzioni amministrative che richiedono l'unitario esercizio a livello regionale e conferimento di funzioni e compiti amministrativi agli enti locali ed alle autonomie funzionali) articoli 77 e 79

L.R. 28 aprile 2000, n. 76 (Norme in materia di servizi educativi per la prima infanzia) articolo 7

L.R. 4 gennaio 2005, n. 2 (Disciplina delle autorizzazioni al funzionamento e dell’accreditamento di soggetti eroganti servizi alla persona)

L.R. 8 febbraio 2005, n. 6 “Disposizioni finanziarie per la redazione del bilancio annuale 2005 e pluriennale 2005-2007 della Regione Abruzzo (Legge finanziaria regionale 2005)” articolo 154 comma 7

L.R. 16 dicembre 2005, n. 40 (Politiche regionali per il coordinamento e l'amministrazione dei tempi delle città) articoli 2 e 7

 

N) EMIGRAZIONE

L.R. 12 agosto 1998, n. 72 (Organizzazione dell'esercizio delle funzioni amministrative a livello locale) articolo 60

L.R. 13 dicembre 2004, n. 46 (Interventi a sostegno degli stranieri immigrati)

 

O) EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA

L.R. 12 agosto 1998, n. 72 (Organizzazione dell'esercizio delle funzioni amministrative a livello locale), con riferimento all’articolo 63;

L.R. 3 marzo 1999, n. 11 (Attuazione del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112: Individuazione delle funzioni amministrative che richiedono l'unitario esercizio a livello regionale e conferimento di funzioni e compiti amministrativi agli enti locali ed alle autonomie funzionali), con riferimento all’articolo 48;

P) ENERGIA E CONTROLLO DEGLI IMPIANTI TERMICI

L.R. 25 giugno 2007, n. 17 (Disposizioni in materia di esercizio, manutenzione e ispezione degli impianti termici);

Q) ATTIVITA’ ESTRATTIVE

L.R. 12 agosto 1998, n. 72 (Organizzazione dell'esercizio delle funzioni amministrative a livello locale), con riferimento all’articolo 11;

R) PROTEZIONE CIVILE

L.R. 14 dicembre 1993, n. 72 (Disciplina delle attività regionali di protezione civile);

S) TUTELA AMBIENTALE

L.R. 16 dicembre 1982, n. 90 (Provvedimenti in materia di tutela delle acque dall’inquinamento, in attuazione della legge 10 maggio 1976, n. 319 ([2]) e successive modificazioni e integrazioni);

L.R. 3 aprile 1995, n. 27 (Istituzione del Servizio volontario di vigilanza ecologica);

L.R. 21 giugno 1996, n. 38 (Legge-quadro sulle aree protette della Regione Abruzzo per l’Appennino Parco d’Europa);

L.R. 29 luglio 1998, n. 64 (Istituzione dell'Agenzia Regionale per la Tutela dell'Ambiente (A.R.T.A.));

L.R. 12 agosto 1998, n. 72 (Organizzazione dell'esercizio delle funzioni amministrative a livello locale), con riferimento agli articoli 27, 30, 31, 33, 36 e 39;

L.R. 3 marzo 1999, n. 11 (Attuazione del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112: Individuazione delle funzioni amministrative che richiedono l'unitario esercizio a livello regionale e conferimento di funzioni e compiti amministrativi agli enti locali ed alle autonomie funzionali), con riferimento agli articoli 52, 55 e 56;

L.R. 29 novembre 1999, n. 122 (Disciplina degli interventi in materia di educazione ambientale);

L.R. 13 dicembre 2004, n. 45 (Norme per la tutela della salute e la salvaguardia dell'ambiente dall'inquinamento elettromagnetico);

L.R. 16 giugno 2006, n. 17 (Disciplina del tributo speciale per il deposito in discarica dei rifiuti solidi);

L.R. 9 agosto 2006, n. 27 (Disposizioni in materia ambientale);

L.R. 8 novembre 2006, n. 34 (Disciplina della raccolta e della commercializzazione dei funghi epigei spontanei in Abruzzo);

L.R. 30 marzo 2007, n. 5 (Disposizioni urgenti per la tutela e la valorizzazione della Costa Teatina);

L.R. 17 luglio 2007, n. 23 (Disposizioni per il contenimento e la riduzione dell'inquinamento acustico nell'ambiente esterno e nell'ambiente abitativo);

L.R. 19 dicembre 2007, n. 45 (Norme per la gestione integrata dei rifiuti);

L.R.  4 agosto 2009, n. 11 (Norme per la protezione dell’ambiente, decontaminazione, smaltimento e bonifica ai fini della difesa dai pericoli derivanti dall’amianto);

L.R.  21 dicembre 2012, n. 66 (Norme in materia di raccolta, commercializzazione, tutela e valorizzazione dei tartufi in Abruzzo);

L.R. 21 ottobre 2013, n. 36 (Attribuzione delle funzioni relative al servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani e modifiche alla legge regionale 19 dicembre 2007, n. 45 (Norme per la gestione integrata dei rifiuti);

 

T ) TURISMO

L.R. 26 giugno 1997, n. 54 (Ordinamento della organizzazione turistica regionale)

L.R. 12 agosto 1998, n. 72 (Organizzazione dell'esercizio delle funzioni amministrative a livello locale) articolo 53

L.R. 3 marzo 1999, n. 11 (Attuazione del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112: Individuazione delle funzioni amministrative che richiedono l'unitario esercizio a livello regionale e conferimento di funzioni e compiti amministrativi agli enti locali ed alle autonomie funzionali) articolo 41

L.R. 18 maggio 2000, n. 101 (Disciplina delle strade del vino in Abruzzo)

L.R. 23 ottobre 2003, n. 16 (Disciplina delle strutture ricettive all'aria aperta)

L.R. 18 agosto 2004, n. 30 (Riorganizzazione e finanziamento delle Associazioni pro-loco)

L.R. 4 dicembre 2006, n. 42 (Disposizioni urgenti in materia di demanio marittimo, turismo ed attività sportive) art.3 esercizio potere sostitutivo


ALLEGATO B

Leggi regionali che disciplinano le funzioni oggetto di trasferimento ai Comuni ai sensi dell’articolo 4:

A)        ASSISTENZA SCOLASTICA E DIRITTO ALLO STUDIO

L.R. 15 dicembre 1978, n. 78 (Interventi per l’attuazione del diritto allo studio) articoli 5 bis e 6

L.R. 12 agosto 1998, n. 72 (Organizzazione dell'esercizio delle funzioni amministrative a livello locale) articolo 58

L.R. 17 aprile 2003, n. 7 “Disposizioni finanziarie per la redazione del bilancio annuale 2003 e pluriennale 2003-2005 della Regione Abruzzo (legge finanziaria regionale 2003)” art.99 quater

L.R. 8 febbraio 2005, n. 6 “Disposizioni finanziarie per la redazione del bilancio annuale 2005 e pluriennale 2005-2007 della Regione Abruzzo (Legge finanziaria regionale 2005)” articolo 150 bis

B) NON VEDENTI E NON UDENTI

L.R. 9 aprile 1997, n. 32 (Norme di attuazione dell’art. 5 della L. 18 marzo 1993, n. 67. Restituzione alle Province delle competenze relative all’assistenza ai ciechi e sordomuti ed alla tutela della maternità ed infanzia) articoli 2 e 3 verificare articoli di riferimento

L.R. 18 aprile 1975, n. 36 (Norme a favore dei minorati dell’udito) verificare in relazione alla lett.b) co.1 art.4

C)        AGENZIE DI VIAGGIO E TURISMO

L.R. 12 gennaio 1998, n. 1 (Nuova normativa sulla disciplina delle agenzie di viaggio e turismo e della professione di Direttore Tecnico)

L. R. 12 dicembre 2003, n. 24 (Modifiche ed integrazioni alla L.R. 12 gennaio 1998, n. 1 recante: Nuova normativa sulla disciplina delle agenzie di viaggi e turismo e della professione di direttore tecnico)

D) SPORT

L.R. 12 agosto 1998, n. 72 (Organizzazione dell'esercizio delle funzioni amministrative a livello locale) articolo 54

L.R. 7 marzo 2000, n. 20 (Testo unico in materia di sport e impiantistica sportiva)

E)        DIFESA DEL SUOLO E RISORSE IDRICHE

L.R. 23 settembre 1997, n. 107 (Contributi regionali per il finanziamento dei programmi provinciali di sistemazione idraulica e degli interventi urgenti sul reticolo idrografico superficiale);

L.R. 12 agosto 1998, n. 72 (Organizzazione dell'esercizio delle funzioni amministrative a livello locale), con riferimento agli articoli 7 e 13;

L.R. 16 settembre 1998, n. 81 (Norme per il riassetto organizzativo e funzionale della difesa del suolo);

L.R. 3 marzo 1999, n. 11 (Attuazione del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112: Individuazione delle funzioni amministrative che richiedono l'unitario esercizio a livello regionale e conferimento di funzioni e compiti amministrativi agli enti locali ed alle autonomie funzionali), con riferimento agli articoli 44 e 64;

L.R. 23 marzo 2000, n. 48 (Norme sulla fruibilità dei bacini lacustri per attività nautiche, sportive e turistiche, e valorizzazione delle aree lacustri);

L.R. 22 novembre 2001, n. 60 (Regime autorizzatorio degli scarichi delle pubbliche fognature e delle acque reflue domestiche);

L.R. 13 febbraio 2003, n. 1 (Integrazione alla L.R. 22 novembre 2001, n. 60 e interpretazione autentica (Regime autorizzatorio degli scarichi delle pubbliche fognature e delle acque reflue domestiche);

L.R. 17 aprile 2003, n. 7 (Disposizioni finanziarie per la redazione del bilancio annuale 2003 e pluriennale 2003-2005 della Regione Abruzzo (legge finanziaria regionale 2003);

L.R. 29 luglio 2010, n. 31 (Norme regionali contenenti la prima attuazione del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 (Norme in materia ambientale);

L.R. 12 aprile 2011, n. 9 (Norme in materia di Servizio Idrico Integrato della Regione Abruzzo);

L.R. 11 agosto 2011, n. 28 (Norme per la riduzione del rischio sismico e modalità di vigilanza e controllo su opere e costruzioni in zone sismiche);

L.R. 27 giugno 2013, n. 18 (Disciplina degli sbarramenti di ritenuta e degli invasi idrici di competenza regionale);


Disposizioni per il riordino delle funzioni amministrative delle Province in attuazione della Legge 56/2014

 

R E L A Z I O N E

 

Disposizioni  per il riordino delle funzioni amministrative in attuazione della L.56/2014

 

Nell’ambito del processo di riordino istituzionale in atto già da diversi anni nel Paese ed in particolare nel processo che riguarda il riordino degli enti territoriali si colloca la legge 7 aprile 2014, n. 56 “Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni” (cd. Legge Delrio). Detta legge, nell’intento di restituire un minimo di certezza transitoria ai rapporti tra i diversi livelli di governo nelle more della definitiva approvazione della riforma costituzionale che prevede la soppressione tout court delle province, ha cercato di scandire termini e tempi certi di attuazione del riordino e del riassetto funzionale che, tuttavia, sono di fatto stati sconfessati se si pensa che:

-          l’accordo con cui lo Stato e le Regioni avrebbero dovuto individuare in modo puntuale, in sede di Conferenza unificata, le funzioni diverse da quelle fondamentali oggetto del riordino  che a norma della L. 56/2014 doveva essere adottato entro l’8 luglio 2014 è invece intervenuto solo l’11 settembre limitandosi peraltro ad  introdurre una procedura articolata e complessa di individuazione che prevede l’istituzione di un Osservatorio nazionale, presso la Presidenza del consiglio dei ministri, e di un Osservatorio per ogni Regione. Lo stesso Accordo prevede un impegno da parte delle Regioni ad adottare le iniziative legislative di loro competenza entro il 31.12.2014;

-          il DPCM che detta i criteri per l’individuazione dei beni e delle risorse connesse con l’esercizio delle funzioni da trasferire e che conferma le competenze degli Osservatori nazionale e regionali, il cui schema è stato adottato il 16 settembre 2014, è stato pubblicato nella Gazzetta ufficiale soltanto in data 12 novembre  2014;

-          il predetto DPCM scandisce i tempi della prima fase di avvio del processo di riordino consistente nella mappatura dei beni e delle risorse connesse a tutte le funzioni, fondamentali e non, esercitate dalla Province con riferimento alla data dell’8 aprile; le Province sono obbligate ad effettuare la predetta mappatura entro 15 giorni dalla data di pubblicazione del DPCM (e quindi entro il 27 novembre) e che gli Osservatori regionali devono validare entro i successivi 15 giorni (pertanto entro il 12 dicembre).

Il quadro generale si è ulteriormente aggravato a seguito dell’approvazione della legge di stabilità 2015 che ha introdotto un  taglio di risorse finanziare alle Province tanto da determinare incertezza nella continuità dell’azione amministrativa dal 1° gennaio 2015 ed ha imposto altresì alle province un taglio lineare del 50 % dei costi della dotazione organica del personale di ruolo al 9 aprile 2014 prima ancora che sia concluso il processo di allocazione delle funzioni sopra descritto. La stessa legge prevede una articolata procedura per la gestione del personale delle province di soprannumero che dovrà essere destinato presso le altre amministrazioni.

La Regione Abruzzo ha fin da subito avviato la fase di riordino provvedendo ad istituire l’Osservatorio regionale con Decreto del Presidente della G.R.n 71 del 26 settembre 2014 per l’esercizio delle funzioni previste dall’Accordo ed a costituire un Gruppo di lavoro tecnico di supporto alle attività dell’Osservatorio.

Il Gruppo di lavoro ha tenuto vari incontri per definire criteri e problemi relativi al lavoro da svolgere e per provvedere alla definizione della mappatura delle funzioni come previsto dal DPCM suddetto. Entro il termine stabilito, tutte le Province d’Abruzzo hanno provveduto presentando una serie numerosa di schede elaborate sulla base delle indicazioni pervenute dall’Osservatorio nazionale concernenti informazioni, dati e notizie per ciascuna delle 23 funzioni  individuate dal medesimo Osservatorio.

Nell’ambito dell’osservatorio regionale sono state in particolare acquisite le mappature sulle risorse attinenti ciascuna delle funzioni individuate dall’Osservatorio Nazionale che hanno permesso di effettuare un primo quadro della situazione esistente alla data dell’8 aprile 2014 con riferimento al personale, alle entrate, alle spese, ai beni e all’indebitamento delle Province e ha consentito di mettere in condizione la Giunta regionale di adottare, nel rispetto della scadenza posta dalla normativa statale, un d.d.l.r. che ha definito alcuni importanti principi per l’attuazione della riforma nella Regione Abruzzo. Tale disegno di legge approvato dalla Giunta regionale in data 29.12.2014 ed attualmente all’esame delle competenti commissioni consiliari, fissa i principi fondamentali su cui dovrà fondarsi la legislazione regionale volta di riordino delle funzioni amministrative nel territorio regionale, mediante l’individuazione delle dimensioni ottimali per l’esercizio di funzioni amministrative.

Il GLT, su indicazione dell’Osservatorio, ha inoltre attivato un successivo percorso operativo durante il quale si è proceduto ad un accurato e puntuale esame di ciascuna delle funzioni non fondamentali esercitate dalle Province, tenendo presente le risorse umane, finanziarie e strumentali ad esse attinenti. Accanto a tale percorso operativo, il GLT, su un impulso del Servizio Legislativo del Consiglio regionale, ha affrontato l’argomento della produzione legislativa inerente l’attribuzione, la delega o il conferimento di funzioni alle Province, fornendo un monitoraggio di tutte le norme statali e regionali ancora in vigore e offrendo l’opportunità di procedere ad una semplificazione delle stesse identificando quelle che non sono di fatto ancora operanti o non possiedono adeguata copertura finanziaria.

 

Alla luce delle modifiche normative sopravvenute con l’approvazione della legge di stabilità 2015  che ha imposto una accelerazione dei tempi e delle procedure per risolvere la questione del trasferimento personale delle province e a seguito della circolare n. 1/2015 del 30 gennaio 2015, a firma del Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione e del Ministro per gli affari regionali e le autonomie, nonché degli ulteriori approfondimenti e confronti nell’ambito del GLT dell’Osservatorio, con la presente proposta di legge si intende procedere, da un lato, alla puntuale allocazione delle funzioni amministrative non fondamentali tra i diversi livelli di governo e, dall’altro, alla adozione di una disciplina dettagliata sul trasferimento del personale e dei beni, secondo il principio della gradualità dei trasferimenti e nel pieno rispetto del principio della concertazione e della leale collaborazione tra gli enti e le istituzioni interessati ai processi di riordino.

Tale proposta si muove nel solco delle seguenti direttrici che trovano collocazione normativa nei 11 articoli di cui si compone il testo allegato:

a) le funzioni in materia di valorizzazione dei beni culturali e in materia di Biblioteche di Enti Locali e di interesse locale;

b) le funzioni in materia di espropriazione per pubblica utilità;

c) le funzioni in materia di agricoltura e forestazione;

d) le funzioni in materia di risorse idriche e difesa del suolo, fatta eccezione per i compiti e le funzioni trasferiti ai comuni ai sensi dell’articolo 4, comma 1, lettera e);

e) le funzioni di vigilanza sull’attività urbanistico-edilizia;

f) le funzioni in materia di formazione e orientamento professionale; 

g) le funzioni in materia di industria, artigianato e commercio;

h) le funzioni in materia di caccia e pesca nelle acque interne;

i) le funzioni in materia di ristoro dei danni provocati alle produzioni agricole ed alla zootecnia dalla fauna selvatica;

l) funzioni in materia di protezione della flora e della fauna;

m) le funzioni in materia di servizi sociali fatta eccezione per i compiti e le funzioni trasferiti ai comuni ai sensi dell’articolo 4, comma 1, lettere a) e b);

n) le funzioni in materia di emigrazione;

o) le funzioni in materia di edilizia residenziale pubblica;

p) le funzioni in materia di energia, comprese le funzioni di controllo degli impianti termici;

q) le funzioni in materia di attività estrattive;

r) le funzioni in materia di protezione civile;

s) le funzioni in materia di tutela ambientale, sulla base delle competenze assegnate direttamente alla Regione dalla vigente normativa statale e regionale di settore;

t) le funzioni in materia di turismo fatta eccezione per i compiti e le funzioni trasferiti ai comuni ai sensi dell’articolo 4, comma 1, lettera c).  

Nell’allegato A sono elencate le singole leggi regionali che disciplinano le predette funzioni oggetto di trasferimento alla Regione;

 

a) le funzioni in materia di assistenza scolastica e diritto allo studio di cui all’articolo 5bis della L.R. n. 78 del 1978;

b) le funzioni e i compiti di cui all’articolo 3 della L.R. n. 32 del 1997 in materia di non vedenti e non udenti;

c) le funzioni in materia di turismo limitatamente alle funzioni amministrative concernenti le agenzie di viaggio e turismo;

d) le funzioni in materia di sport;

e) le funzioni in materia di difesa del suolo e di risorse idriche limitatamente ai compiti di polizia idraulica e di pronto intervento di cui al R.D. 523 del 1904 e R.R. n. 2669 del 1937, ivi comprese le limitazioni e i divieti dell’esecuzione di opere in grado di influire sul regime dei corsi d’acqua e i compiti di progettazione, realizzazione e manutenzione delle opere idrauliche ai sensi del R.D. n. 523 del 1904;

Nell’allegato B sono elencate le singole leggi regionali che disciplinano le predette funzioni oggetto di trasferimento ai Comuni;

Tali accordi sono recepiti con legge regionale entro trenta giorni dalla loro sottoscrizione, fermo restando che qualora la spesa derivante dall’esercizio della funzione risultasse assicurata da stanziamenti di bilancio previsti dalla legge di stabilità regionale, gli accordi possono essere recepiti con deliberazioni della Giunta regionale;


Disposizioni per il riordino delle funzioni amministrative delle Province in attuazione della Legge 56/2014

 

Relazione della Prima Commissione

Il presente progetto di legge, di iniziativa della Giunta regionale – D.G.R. n. 559/C del 30/06/2015,  è stato rubricato con il n. 132/2015 e assegnato in data 21.07.2015 per competenza alla Prima Commissione Consiliare Permanente ai sensi dell’Art. 61 del regolamento interno dei lavori del Consiglio regionale.

 

La Prima Commissione lo ha esaminato nelle sedute del 29 luglio 2015 e 5, 11, 13 agosto 2015 durante le quali sono stati auditi: il Vice Presidente della Giunta regionale, il Dirigente del Servizio Riforme istituzionali della Giunta regionale, il Capo Dipartimento della Presidenza e dei Rapporti con l’Unione Europea, il Presidente della Provincia di Pescara nonché presidente dell’UPI, il Dirigente della provincia di Chieti delegato dall’UPI, il portavoce del Coordinamento RSU delle Province Abruzzesi, un Ispettore di Polizia Provinciale Dipendente della Provincia dell’Aquila, il componente la Giunta regionale preposto al Bilancio.

 

Al progetto di legge sono stati presentati complessivamente 22 emendamenti di cui 14 sono stati approvati a maggioranza regolamentare, 4 sono stati respinti, 2 ritirati dai rispettivi proponenti e 2 sono stati dichiarati decaduti dal Presidente.

 

Di seguito il Presidente ha posto in votazione tutti i singoli articoli componenti il testo del provvedimento come riformulato e ognuno è stato approvato a maggioranza regolamentare; infine ha posto in votazione l’intero articolato così come modificato e la Commissione lo ha approvato a Maggioranza dei Componenti presenti.

 

Hanno votato a favore i Consiglieri: Di Nicola, Pietrucci, Mariani più delega Balducci e Monaco. Hanno votato contro i Consiglieri: Pettinari più delega Marcozzi, Sospiri delegato da Chiodi, Febbo e Bracco.